Storico e importante giocatore della Rugby Parma degli anni ’50, Emilio partecipò alla conquista dei tre scudetti della società gialloblu. Giocò anche nella Nazionale Italiana.
Giocava abitualmente come trequarti centro e possedeva grandi doti di scatto, velocità e fantasia, fondamentali nel suo ruolo. Aveva un’idea moderna di un rugby spettacolare, un vero e proprio “rugby champagne” alla francese. Autentico sportivo e vero atleta, oltre che essere stato un ottimo rugbista, praticò con successo altri sport, in particolare tennis e sci. A fine carriera aveva accumulato 124 presenze e 18 mete nei dieci anni in serie A, oltre a due presenze in Nazionale contro la fortissima rappresentativa francese dell’epoca.
Affermato ingegnere chimico, anche nella vita applicò i valori appresi sui campi da rugby, in particolare correttezza, lealtà e rispetto per gli altri.
Alla moglie Giuliana, alla figlia Francesca e a tutti i familiari un abbraccio affettuoso da parte del presidente Borri, della Rugby Parma, di Mario Percudani e del Club dei Cuori Gialloblu.