E’ il 1931 quando Gianni Penzi (portiere titolare del Parma Calcio e cultore del salto in alto) Mario Pirazzoli (cestista) e Pietro Zini (pesista), dopo aver assistito ad una esibizione di rugby alla chiusura del meeting di atletica leggera di Torino, decidono di creare a Parma una squadra di pallovale formata in prevalenza da giovani liceali e studenti universitari.
Il rugby è la disciplina sportiva che per prima porta a Parma allori e trofei, tanto da rappresentare per decenni lo sport per antonomasia. I ricordi più felici risalgono ai “mitici” anni ‘50 del grande Presidente Giuseppe Banchini e del leggendario Sergio Lanfranchi che portano a Parma tre titoli di Campione d’Italia (1950, 1955, 1957), oltre a tre secondi posti, alla vittoria dello scudetto della squadra riserve(1954) e al primo tricolore giovanile (1955).
La Rugby Parma di quegli anni rimane una delle più belle espressioni di tutti i tempi del rugby italiano, in grado di stupire gli esperti e coinvolgere gli appassionati sportivi della domenica. Sono i tempi in cui allo stadio Tardini il pienone lo fa soltanto il rugby, mentre la squadra di calcio si trova a dover giocare al mattino perché al pomeriggio il campo è occupato dalla pallovale.
La Rugby Parma vince altri due Campionati giovanili (1962 e 1967).
Giancarlo Dondi assume la carica di presidente (1971). Dopo una sola stagione in serie B (1972/73). La Rugby Parma viene promossa in serie A l’anno successivo. Ezio Ghidini diventa presidente nel 1975. Sono gli anni degli esordi in Serie A di molti giovani giocatori che diventeranno poi vere e proprie colonne della Rugby Parma: Sandro Ghini, Stefano Romagnoli, Paolo Pavesi, Sabatino Pace, Roberto Manfredi, Giovanni Serra, Andrea Azzali e altri ancora.
Giandomenico Serra succede a Ghidini e ne prosegue l’opera di riorganizzazione della società (premiata con la “Stella d’oro” del CONI) che dà spazio ai giovani del vivaio ed attrae i migliori prospetti delle altre Società della zona. Guidati da allenatori del calibro di Marco Pulli (anche allenatore della Nazionale) e Paolo Quintavalla, in quegli anni i gialloblù arrivano a lottare sempre per lo scudetto e, soprattutto, a farsi ammirare su tutti i campi d’Italia con il gioco più spettacolare di quei tempi, un vero e proprio “rugby champagne” alla francese. Nel 1981, in occasione del cinquantenario, viene disputata al Tardini una partita tra la Rugby Parma e il “Resto del Mondo”, squadra ad inviti nella quale giocano alcuni dei più forti rugbisti al mondo dell’epoca: ad esempio, il terza centro degli All Blacks, Murray Mexted.
Agli inizi degli anni ’90, esattamente nel 1993, la dirigenza gialloblù decide di far ripartire, ancora una volta, la Rugby Parma dal settore giovanile. Nel giro di alcuni anni la Società viene riorganizzata completamente.
Nell’anno 2000 nasce l’Overmach Rugby Parma. Con l’avvento del professionismo anche nel rugby, la squadra si trova a competere ogni anno per lo Scudetto, ben figurando anche nelle Coppe europee.
Davvero sorprendente la stagione che coincide con il 75° anno dalla nascita della Società in cui si raggiungono obiettivi importantissimi: la vittoria nella Coppa Italia Skoda Cup 2006, il secondo posto in campionato con la qualificazione ai play-off scudetto, mancati per un soffio, e la vittoria nel Barrage contro i Gwent Dragons in Galles che regala ai gialloblù la qualificazione all’Heineken Cup, la principale competizione europea per club.
Nonostante i molti infortuni che rendono difficile il lavoro degli allenatori, la Rugby Parma partecipa alla prestigiosa competizione di Heineken Cup in cui si aggiudica una storica vittoria battendo al Lanfranchi, unica formazione italiana riuscita in questa impresa, gli scozzesi del Border Reivers per 45 a 37: è il 21 gennaio 2007.
Stagione che regala grandi soddisfazioni con la conquista della Coppa Italia 2008 e buoni risultati in Coppa Europa con ottime prestazioni sui campi inglesi e francesi.
L’Overmach Cariparma tiene alto il nome di Parma nel panorama rugbistico italiano vincendo la Supercoppa in settembre. Purtroppo, manca di un soffio la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Europa, ma riconquista la Coppa Italia per la terza volta.
La Rugby Parma Banca Monte attraversa una fase di grandi cambiamenti e di risultati alterni, riuscendo comunque a piazzarsi tra le prime e a mantenere il diritto ad accedere alla Coppa Europa.
Inizia una storia tutta nuova: sotto la guida del Presidente Bernardo Borri, la Rugby Parma abbandona il professionismo e decide di ripartire dal settore giovanile e dalla serie C, puntando tutto sui giovani del vivaio e investendo nella loro formazione. Nasce così la Scuola di Rugby d’Eccellenza con la preziosa collaborazione del tecnico francese Jean Bidal. I risultati sportivi arrivano subito: la squadra di serie C vince il girone regionale mentre l’under 16 vince il girone Elite aggiudicandosi il prestigioso Trofeo degli Appennini.
Arriva la grande soddisfazione della promozione in serie B al termine di una serie ininterrotta di vittorie. La squadra è composta esclusivamente da giovani giocatori usciti dal settore giovanile della Rugby Parma, guidati da due giovani allenatori, Mono Gutierrez e Leone Larini (“figlio d’arte”, anch’egli uscito dal vivaio gialloblù).
Si tratta di un primo anno di ambientamento nella nuova categoria che termina con una posizione di metà classifica.
L’under 6 si aggiudica la vittoria della 25ª edizione del Trofeo Topolino, il più importante torneo di minirugby a livello italiano.
La stagione sportiva 2016/17 si chiude con un ottimo terzo posto in serie B, la Rugby Parma risulta la squadra con la miglior difesa di tutto il campionato di serie B (48 squadre). A livello giovanile, l’under 14 si aggiudica la vittoria di tutti i più prestigiosi Tornei italiani tra cui il 39° Torneo Città di Treviso e il 4° Superchallenge under 14.
Vittoria del Trofeo del Passatore e promozione in Elite per l’Under 18 dopo solo una stagione nel campionato regionale.
La stagione viene sospesa in anticipo per tutte le categorie a causa della gravissima pandemia di SARS-CoV-2.
Il protrarsi della pandemia da SARS-CoV-2 porta all’annullamento di tutti i campionati.