Diario di viaggio di un gialloblù in Mozambico, il rientro

Il viaggio di Rocco Balestrieri a Maputo, capitale del Mozambico, ospite del Rugbio Magoanine si è concluso. È stata un’esperienza intensa, di quelle che lasciano il segno. Ecco quindi il quarto e ultimo appuntamento con il “Diario di viaggio di un gialloblù in Mozambico”.

Diario di viaggio – settimana 4

12 ore di volo e mi ritrovo nell'”esotica” pianura padana. Penso a come concludere questo diario e trasmettere le tante cose belle e l’energia di questa esperienza. La prima volta che parlai con Irene mi disse: “questo non sarà volontariato ma uno scambio”. Appena arrivato, Matteo aggiunse “concentrati non tanto su quanto puoi dare, ma quanto puoi ricevere da chi ti trovi intorno”. Avevano assolutamente ragione! Ho più ricevuto che dato, rugbisticamente e non.
L’ultima settimana è trascorsa tra la felicità per l’esperienza vissuta e un po’ di tristezza per la partenza imminente. Ultimi giri a comprare il pane e la frutta, ultime lezioni di inglese, ultimi allenamenti con i ragazzi. A Magoanine si fa una vita semplice e tranquilla. I problemi sono tanti e diversi dai nostri, ma l’allegria… quella non manca mai. I ritmi sono tranquilli e lo stress da puntualità non esiste. Chi ha mai avuto la sfortuna di avere un appuntamento con me capirà bene che non ci ho messo molto ad ambientarmi!
Nella foto si vede coach Matteo che impartisce le ultime indicazioni alle ragazze. Lui ha tanta esperienza, accumulata un po’ in Italia un po’ in Francia, e mi ha dato fiducia sin da subito nonostante fossi un allenatore alle prime armi. Gli devo tanto. Mi ha aiutato ad ambientarmi e ad essere un “treinador” migliore.
Per quanto riguarda l’energia trasmessa dai giocatori, se le foto non rendono provo con un video.
All’inizio si vede l’ingresso in campo alla prima giornata di campionato. Mi piace vedere come non siano i tifosi a cantare e fare baccano, ma i giocatori stessi. Noi, invece, all’ingresso in campo siamo sempre seri e concentrati, in posa per il prossimo post su instagram.
La seconda parte mostra l’arrivo ai campi sudafricani in occasione del torneo a 7 di cui ho già raccontato. Il canto si chiama “celular” ed é in xangana, uno dei tanti dialetti della zona. Penso che questo video riesca a rendere l’idea dell’energia che si trova dentro e fuori dal campo. Il rugby mozambicano è sicuramente meno sviluppato e organizzato del nostro, ma è tanto gioioso e coinvolgente.
Non posso che ringraziare il Rugbio Magoanine per l’”hospitalidade” e consigliare a chiunque sia curioso un giretto in terra mozambicana, specialmente nel distretto di Magoanine. Ci vediamo in via Lago Verde!

Bentornato Rocco e grazie per aver condiviso con noi un pezzo del tuo cammino!