Si chiama Rocco Balestrieri, 23 anni ancora da compiere. La maglia gialloblù l’ha indossata da piccolissimo, intorno ai 6 anni, e se l’è tolta soltanto quando, dopo il diploma, ha scelto di andare a studiare in Irlanda, a Dublino, dove ha continuato a giocare a rugby. Conclusi gli studi, è rientrato a Parma a fine 2023 ed ora ha deciso che fosse il momento di scoprire cosa succede da altre parti del mondo, dove la vita è un po’ più complicata, e ha scelto di vivere un’esperienza in Africa, a Maputo, capitale del Mozambico, dove esiste un progetto sociale e inclusivo a cui la Rugby Parma, insieme ai Cuori Gialloblù e ad alcuni partner, danno il proprio sostegno da oltre un anno: il Rugbio Magoanine, una squadra di rugby creata dall’educatrice milanese Irene Bellamio.
Per Rocco si tratta senz’altro di un’esperienza formativa molto importante ed è per questo che, insieme a lui, abbiamo scelto di pubblicare il “Diario di viaggio di un gialloblù in Mozambico” per respirare con lui un po’ dell’aria di quell’angolo di mondo.
Diario di viaggio – settimana 1
É lunedì, sono passati sette giorni dal mio arrivo in terra mozambicana e posso iniziare a lanciare parole su questo diario di viaggio. É passata solo una settimana, ma mi sembra di aver fatto mille cose e di vivere nel quartiere di Magoanine da ben più tempo.
Irene e Matteo mi hanno accolto a braccia aperte presentandomi a tutta la squadra come il nuovo “treinador Rocco” (qui si parla portoghese). Il Rugbio Magoanine ha squadre per tutte le età, dall’under 10 ai seniores, ragazzi e ragazze si allenano assieme per poi dividersi a partire dall’under 18. Matteo allena le Tigresse di Magoanine (femminile under 18) e io gli do una mano con un focus sui trequarti.
I ragazzi del club sono pieni di vita e voglia di giocare. Corrono come gazzelle e giocano un rugby arioso in attacco e aggressivo in difesa. Vederli giocare é un piacere per gli occhi e ci si diverte.
La prima foto, la seconda e la terza mostrano il campo da rugby del club dove si allenano i ragazzi. La sabbia allena la velocità e attutisce i placcaggi duri che volano quando facciamo le partitelle. Di giorno può essere caldino, ma appena tramonta il sole ci si allena sotto un bellissimo cielo stellato e un po’ di freschezza serale.
Nella quarta foto ci sono io che faccio due chiacchere con Nati, una bambina che viene ad assistere agli allenamenti e a giocare con i coetanei. Io non parlo portoghese e lei non parla inglese, ma ci capiamo e ce la ridiamo. Penso di starle simpatico principalmente per i capelli lisci (qua sono poco comuni) con cui si diverte a giocare e fare trecce.
La quinta foto l’abbiamo scattata alla fine della riunione di inizio stagione che si è svolta sabato mattina sotto il portico di casa nostra. Irene, Matteo e gli allenatori hanno discusso a lungo su come organizzare allenamenti, trasferte e attività extra-rugby per coinvolgere il più possibile la comunità di Magoanine. Abbiamo poi distribuito il materiale, tra cui palloni, conetti e magliette Rugby Parma per gli allenatori che da 7 sono passati a 10 quest’anno, segno che il club sta crescendo!
L’ultima foto rappresenta le Tigresse accompagnate da Matteo che si preparano alla prima amichevole dell’anno.
Sia nel rugby a 7 che a 15, le ragazze portano a casa una bella vittoria. Salgono e placcano in difesa, giocano la palla e steppano in attacco. Il tutto divertendosi e giocando con naturalezza. Io, come ogni aiuto allenatore che si rispetti, mi metto opposto alla panchina con braccia incrociate e urlo qualche parola portoghese imparata da Matteo: pressão! placagem! profundidade! Passagem!
Ora si lavora in allenamento e ci si concentra sulla preparazione della trasferta a Cape Town per il torneo internazionale di Seven U18, vamos!
La squadra sta infatti organizzando proprio in questi giorni la partecipazione al torneo internazionale del 24 e 25 febbraio Hermanus 7 a Città del Capo, una trasferta onerosa a cui chiunque voglia può offrire un contributo partecipando alla raccolta fondi finalizzata a questo scopo.
Sosteniamo questa iniziativa per scrivere una nuova pagina nella storia del rugby mozambicano!