Due anni fa la Rugby Parma aveva fatto una scommessa, un salto nel buio, creando una squadra cadetta composta esclusivamente da ragazzi di Parma con un forte attaccamento alla maglia e al club gialloblù. La pandemia e la cancellazione della stagione 2020/21 non avevano però permesso di vederla in campo fin da subito; invece oggi, al primo anno di partecipazione al campionato di Serie C, si sta rivelando una scommessa vincente, con ottimi risultati che superano le più rosee aspettative, grazie alla vittoria di tutti i sei incontri disputati prima della pausa natalizia e della sospensione decisa dalla Federazione per contrastare il diffondersi dell’epidemia. Sei vittorie consecutive che sono valse la qualificazione al girone interregionale che partirà a marzo e alla finale per il titolo regionale che si disputerà domenica prossima a Ferrara.
“A gennaio, purtroppo, abbiamo avuto molte assenze per positività e quarantena, ma chi è riuscito ad esser presente si è allenato bene – afferma Alessandro Niero, head coach della squadra -. Abbiamo svolto varie sessioni insieme all’under 19 per poter avere più numeri e maggior qualità. Anche chi era costretto a casa ha comunque cercato di tenersi il più possibile in forma. Il lungo stop del campionato non ci sarebbe voluto dopo che avevamo concluso il 2021 con un’ottima qualificazione e un gruppo molto affiatato e prontissimo a giocarsi la finale. Tuttavia, in queste ultime settimane abbiamo recuperato e siamo pronti ad affrontare la sfida di domenica a Ferrara”.
Oltre a Niero, lo staff è composto da Gonzalo Martín Gutierrez, coach della mischia oltre che team manager del 1 XV, e da due giovani giocatori e allenatori, nati e cresciuti rugbisticamente nella Rugby Parma: Emiliano Zanichelli preparatore atletico ed estremo, e Marco Quagliotti che, oltre ad allenare i trequarti. è anche l’atleta 100% gialloblù tuttora in attività con il numero più alto di presenze come giocatore. “Conosco da una vita la maggior parte dei ragazzi e con molti di loro ho giocato a lungo – dice –. Per me è una sensazione strana trovarmi nel doppio ruolo. Per fortuna o sfortuna, però, ho potuto giocare poco quest’anno, quindi mi sono concentrato di più sul ruolo di allenatore e so che tutti i ragazzi hanno grossissime qualità dal punto di vista individuale, sicuramente superiori alla categoria in cui giochiamo. La cosa che ancora manca è un po’ di amalgama, per il fatto che è la prima stagione in cui il gruppo gioca insieme e che c’è una bella differenza di età tra di loro. Sono comunque convinto che, viste le individualità al servizio del gruppo, se riusciremo a produrre un gioco più corale i risultati miglioreranno ancora”.
Anche il pilone sinistro Michele Pelagatti gioca da sempre in gialloblù: “Alla domenica poter rappresentare questi colori è sempre motivo di orgoglio e passione. Anche quest’anno in cui sono arruolato nella squadra cadetta, l’impegno e la voglia di rimettermi in gioco sono altissimi. All’alba dei 32 anni da compiere, e dopo oltre 20 anni di attività, la sensazione è la stessa fin da quando mio papà Bruno, nel 1999, mi accompagnò al primo allenamento: un’emozione indescrivibile”.
Secondo il veterano della squadra, Mario Fontana, “il punto di forza del gruppo è la voglia di giocare e stare insieme, nonostante la situazione legata al Covid. I ragazzi sono molto giovani rispetto a me e tutti sono usciti dalle giovanili della Rugby Parma; tutti studiano o lavorano e quando vengono ad allenamento hanno voglia di scherzare e divertirsi insieme come amici. Scendiamo in campo per il gusto di giocare senza fare troppi calcoli. Questa squadra mi ricorda i primi anni in cui sono arrivato alla Rugby Parma. Dopo un lungo stop per un infortunio al ginocchio, rientrare è stata molto dura perché non ero al 100%. Avevo deciso di smettere e di dedicarmi soltanto ad allenare i bambini del minirugby, ma poi, vedere loro giocare ed allenarsi con tanta grinta e voglia di lottare così da piccoli, mi ha fatto tornare la voglia di rimettermi in gioco”.
Anche il vice capitano della squadra, Jacopo Guatelli, nonostante la giovane età, indossa la maglia gialloblù da tanti anni. Non si aspettava di vincere tutte le partite disputate ad oggi ma “comunque di far molto bene, perché, fin da subito si è creato uno spirito di squadra stupendo. La società ha avviato quest’ottimo progetto che permette a chi ha meno tempo per allenarsi di portare avanti le sue passioni senza dover rinunciare a giocare. Siamo un gruppo molto unito e affiatato e abbiamo creato un ambiente sano e rilassato. Il posto in squadra non è mai scontato per nessuno, quindi tutti diamo il meglio per poter giocare. Il rugby è uno sport meraviglioso che mi ha permesso di fare le amicizie più importanti della mia vita”.
Appuntamento con la finale del girone graduatoria, quindi, per la nostra squadra cadetta che domenica 20 febbraio affronterà in trasferta al Trevisani la forte formazione del CUS Ferrara Rugby.