Domenica 18 ottobre 2015, in occasione della 1° partita di campionato di serie B, Rugby Parma vs VII Rugby Torino, il trofeo al miglior giocatore (il capitano e n° 8 Liviu Pascu) è stato intitolato a Guido Sani, per ricordare l’amico Guido, recentemente scomparso.
Guido, grande “Cuore gialloblu”, anche se non più giovanissimo, continuava a mettere a disposizione la sua immensa esperienza di uomo di sport e preparatore atletico per la Rugby Parma, sia con i giocatori della prima squadra che con i “Veteran/Old”.
Autentico sportivo, aveva vissuto tutta la sua vita nello sport, in gioventù praticando l’atletica leggera come brillante mezzofondista, gareggiando anche con i leggendari Dordoni e Pamich, ed aveva iniziato la sua carriera di preparatore nell’atletica, arrivando infine al rugby, e lì fu subito amore a prima vista!
Guido fu preparatore atletico nel rugby fin dagli anni sessanta, nel Cus Parma, e poi, dal 1971, alla Rugby Parma, insieme al grande amico e allenatore Paolo Quintavalla; in seguito, andò all’Amatori Parma, e negli ultimi anni era tornato agli amati colori gialloblu, sposando l’idea dello sport dilettantistico e praticato con passione che è della Rugby Parma di oggi.
Anche come giornalista della Gazzetta, Guido scelse di occuparsi degli sport cosiddetti “poveri” e non poteva essere altrimenti, perché il suo amore per lo sport lo avvicinava agli sport di sacrificio e “umili”, e non a quelli considerati (in Italia) ricchi e popolari.
Sempre giovane nello spirito, riusciva a trasmettere a tutti la sua allegria, il suo senso dell’umorismo, la sua ironia, l’eterna disponibilità allo scherzo. Quando con i vecchi amici ex giocatori riaffiorano i ricordi del passato, si pensa ai bei momenti trascorsi insieme ed sempre emerge qualche episodio nel quale Guido era stato protagonista, con la sua grande simpatia.
Con la sua acuta intelligenza, era riuscito a far diventare quello che poteva essere considerato un punto debole (la menomazione al braccio sinistro) in un punto di forza; infatti era proprio lui, direttamente o indirettamente, a scherzare sul suo ”mitico” braccio, ed i rugbisti che si allenavano negli anni ‘70 sul famigerato “campo” della Cittadella, probabilmente ricorderanno che, alla fine dell’allenamento, si toglieva la protesi per andare a fare la doccia e c’era spesso qualche burlone che gliela nascondeva, allora Guido, uscendo dalla doccia, fingeva di arrabbiarsi e diceva “… dove avete messo il mio braccio!!!”, così portando l’allegria in tutti, anche dopo un durissimo allenamento in mezzo al fango!
Questo suo modo di essere evidenziava anche il grande affetto, ricambiato, che Guido ha sempre avuto per i ragazzi che sono stati suoi allievi, ovunque egli aveva prestato la sua appassionata attività.
Grazie Guido!
A partire da domenica 18 ottobre 2015, la moglie Rina (figlia di Dante Boni, un altro “grande” dello sport parmense), i figli Federico e Matteo e tutti i familiari di Guido Sani sono entrati a pieno titolo a far parte del “Club dei Cuori gialloblu”.
Le foto provengono dal libro di Piero Saccenti “RUGBY PARMA F.C. – 50 anni di cronaca” e dal libro di Silvio Bocchi “RUGBY PARMA F.C. – 75 anni di cronaca”.