Domenica 18 gennaio 2015, in occasione della prima partita del girone di ritorno del campionato di serie B, Rugby Parma vs Rugby Biella, il trofeo al miglior giocatore (l’apertura gialloblu Federico Ferrari) è stato intitolato a Miro Guerrini per ricordare l’amico Clodomiro scomparso nel 1970 a soli 46 anni.
Miro si avvicinò al rugby in età non più giovanissima, a 25 anni; in precedenza era stato un ottimo ciclista dilettante meritando molte convocazioni in Nazionale. Tenace, generoso e grintoso tallonatore, arrivò comunque a giocare ben 38 partite nel massimo campionato di Serie A, dal 1953 al 1960, conquistando il titolo Italiano del campionato Riserve nel 1953/54 e lo Scudetto assoluto nel 1954/55.
Autentico “Cuore gialloblu”, Miro fu inoltre per tanti anni, dal 1953 al 1970, uno dei più apprezzati ed appassionati dirigenti e animatori della Rugby Parma.
Come ricorda affettuosamente l’amico Totò Zibana : “Chi ha vissuto il rugby degli anni Cinquanta a Parma ha di Miro un ricordo incancellabile. Grazie Miro per quanto hai dato e hai fatto per tutti noi!”
Il suo avviato negozio di elettrodomestici, vicino al Bar Centrale, storico raduno per i rugbisti dell’epoca, divenne subito un importante punto di ritrovo per tutti i giocatori e dirigenti gialloblu.
La Rugby Parma deve molto a Miro, anche perché, con lui in squadra, vinse l’unico Scudetto del campionato Riserve, il 2 giugno 1954, in finale a Piacenza contro l’Amatori Milano (11-0). Gli altri giocatori erano: Campana, La Torraca, Orlandoni, Andina, Luigi Bocchi, Canattieri, Fedolfi, Azzali, Alberto e Giorgio Fornari, Tarasconi, Zanardelli, Zibana, Cattabiani; molti di loro costituirono, insieme a Miro, l’ossatura della squadra che l’anno dopo vinse il Titolo assoluto.
Nel 1954/55, il fortissimo tallonatore Mimmo Mancini, titolare della Rugby Parma e della Nazionale, subì un intervento che lo rese indisponibile per tutto il campionato. L’allenatore Giustino Fereoli scelse Miro per sostituirlo; la scelta si rivelò vincente e la Rugby Parma conquistò lo Scudetto. I campioni d’Italia del Presidente Giuseppe Banchini, allenati da Fereoli e Alfredo Mattioli (preparatore atletico), con il massaggiatore Zoni, erano: oltre a Guerrini, Cattabiani, Zanardelli, Lalatta, Romano Rossi, Masci, Cortesi, Percudani, Andina, Rigolli, Re, Giorgio Fornari, Carli, Pisaneschi, Canattieri, Rossini, Campana, Cocconi, Tarasconi, Aiolfi, Neri, Botti, Zibana, Bartoli.
Come dirigente, Miro credette subito all’importanza fondamentale dello sviluppo del settore giovanile e già nel 1953 fu infaticabile animatore, insieme a Orlandoni, Pisaneschi e Re, della leva giovanile organizzata dalla Rugby Parma. Nel 1960 fu fondamentale il suo contributo, insieme a quello di Giambattista Corvi, Gianni Del Bono, Carlo Carrara e Raffaello Cantarelli, alla realizzazione del sogno del Presidente Banchini: introdurre il rugby nelle scuole, con una iniziativa che ottenne un grande successo. Grazie a questa idea lungimirante, il buon seme per il futuro del rugby a Parma era stato gettato.
Guerrini fu sempre presente e instancabile organizzatore, come dirigente sia della prima squadra che del settore giovanile. In suo onore, nel 1971, un anno dopo la sua scomparsa, la Rugby Parma organizzò un torneo riservato ai ragazzi dai 12 ai 16 anni, a cui parteciparono 9 società e ben 130 rugbisti in erba (numeri notevolissimi per quei tempi), a significare la grande importanza che Miro aveva sempre dato alla pratica del rugby a livello giovanile.
A partire da domenica 18 gennaio 2015, anche i familiari di Miro Guerrini, la moglie Maria ed il figlio Giovanni, sono entrati a pieno titolo a far parte del “Club dei Cuori gialloblu”.
Alcune informazioni e foto sono state gentilmente fornite dall’amico Totò Zibana e da Giovanni Guerrini (figlio di Miro), altre sono tratte dal libro di Piero Saccenti “RUGBY PARMA F.C. – 50 anni di cronaca” e dal libro di Silvio Bocchi “RUGBY PARMA F.C. – 75 anni di cronaca”.