La Rugby Parma torna sul campo Savoia e ribadisce, seppur con maggiori difficoltà rispetto alla volta precedente, la propria superiorità rispetto ai Lyons di Piacenza. È in programma una sola partita valida per il campionato in quanto, nella seconda, vince l’influenza che ha falcidiato i giovani gialloblu, non risparmiando neppure l’allenatore Filippo Marchi. La seconda partita, disputatasi comunque, ha lo scopo di effettuare un probante allenamento.
L’allenatore Nicolò Signorini schiera in maglia gialloblu la squadra capitanata da Rocco Balestrieri. In una giornata primaverile parte forte Piacenza che, sfruttando la stazza del proprio numero 8, rinchiude nei propri ventidue gli ospiti che appaiono frastornati. Al 4′, ripartendo da una mischia chiusa rubata, il numero 8 dei Lyons supera di slancio i difensori e porta Piacenza sul 5-0. Ci si aspetta una reazione di Parma, invece i padroni di casa premono sull’acceleratore e solo due prodigiosi placcaggi di Luca Adorni, da ultimo uomo, impediscono che il divario si faccia più importante. Come spesso capita, Parma pian piano inizia a carburare e all’11′ trova il pareggio con un’azione iniziata con un intercetto di capitan Balestrieri che si invola, ma viene fermato dall’estremo avversario a dieci metri dall’area di meta; si crea un punto di incontro dal quale viene lanciato Lorenzo Villani (Scheggia), servito da Giovanni Bianconcini; quest’ultimo effettua un loop sulla penetrazione di Scheggia e lancia Luca Adorni che, fermato a tre metri dalla linea di meta, effettua uno stupendo off-load per Giovanni Bianconcini che sigla la meta del pareggio (5-5). La partita scivola nelle mani dei gialloblu che erodono campo e si posizionano nella metà campo dei tutti neri. Al 23′ gli ospiti vincono una mischia con uscita fulminea della palla che da il la a un’ariosa azione, impreziosita dalla trasmissione della palla tra Matteo Sorio, Rocco Balestrieri e Luca Adorni che finge il passaggio sull’ala e si incunea tra i centri (5-10).
La tendenza viene confermata nel secondo tempo, in cui i gialloblu non escono mai dalla metà campo piacentina. Al 6′ viene esaltato il lavoro sulla difesa fatto negli ultimi allenamenti sul tema “la pressione da mischia”. Su mischia ai dieci metri dalla linea di meta del Piacenza, con introduzione loro, all’apertura piacentina giungono palla e tre segugi gialloblu che creano il punto di incontro, ottimo recupero da “grillo-talpa” di Samuele Colacino che punta l’avversario e, fissatolo, passa a Matteo Sorio che segna sulla bandierina (5-15). Al 9′ è il turno di Gianmarco Mazza di mettere la propria impronta sulla partita, siglando a seguito di una prepotente percussione di Gabriele Carli, che travolge ben sei avversari e apre una prateria nella quale Gianmarco galoppa in meta (5-20). A oscurare l’orizzonte di Piacenza si aggiunge un cartellino giallo al 15′ per placcaggio alto su Luca Adorni, cosa che consente alla Rugby Parma di terminare la partita in superiorità numerica. Al 20′ Luca Adorni segna la propria seconda meta, fotocopia della precedente; palla vinta veloce da mischia, apertura immediata a Matteo Sorio, passaggio a Rocco Balestrieri, passaggio a Luca Adorni, finta di passaggio all’ala e meta tra i centri (5-25). Al 23′ i leoni calciano a scavalcare la difesa avversaria e, nei ventidue del Parma, la palla viene recuperata da Simone Sacchetto; l’ala gialloblu inizia a debordare e improvvisamente, puntando il piede, cambia completamente direzione, aprendo davanti a sé il Mar Rosso. Inizia così una galoppata che lo porta sul limite dei ventidue piacentini allorchè, vistosi recuperato, effettua un calcio a seguire; l’ultimo difensore lo placca senza palla e l’arbitro assegna una punizione. La punizione viene giocata veloce a difesa non schierata con palla a Rocco Balestrieri, passaggio a Luca Adorni che si insinua tra i centri e lancia Gianmarco Mazza per la seconda meta di giornata (5-30), trasformata da Matteo Sorio , che fissa così in 5-32 il risultato finale.
Da segnalare una prestazione complessivamente ottima di Luca Adorni, autore di placcaggi decisivi e due mete, che appare completamente recuperato dall’infortunio, oltre alle sempre maggiori garanzie fornite dal giovane Gianmarco Mazza.
Da rivedere l’approccio alla partita, che appare sempre un po’ troppo “soft”, cosa che in tornei a minutaggio ridotto o con squadre più competitive può essere letale.
FOTO DI NICOLA BIANCONCINI