Trofeo “Andrea Borri”

Domenica 19 aprile 2015, in occasione della diciannovesima partita del campionato di serie B Rugby Parma vs Rugby Gussago, il trofeo al miglior giocatore (l’estremo Rocco Trasatti) è stato intitolato ad Andrea Borri, per ricordare l’amico Andrea, scomparso nel 2003.

Andrea Borri giocò nella Rugby Parma per 11 anni (dal 1955 al 1966), collezionando 116 presenze in Serie A. Realizzò 5 mete, giocando abitualmente mediano di mischia e contribuendo a vincere lo scudetto nel 1956-57, sotto la presidenza Banchini e allenato da Gianni Del Bono, insieme ai compagni Gianni Aiolfi, Emilio Andina, Azzali, i fratelli Bordi, Borelli, Botti, Barbarini, Bresciani, Carli, Cattabiani, Canattieri, Cortesi, Calzolari, Del Monte, Fornari, Guerrini, La Torraca, Lodi, Lalatta, Vittorio Mutti, Masci, Mimmo Mancini, Neri, Pasetti, Percudani, Pisaneschi, Giovanni Re, Roberti,  Rigolli, Salmelli, Tarasconi, Zanardelli e Totò Zibana.

Ricordava recentemente l’ex compagno di squadra Giancarlo Dondi, presidente onorario della F.I.R., nato nel 1935 come Borri: “Andrea era un ottimo compagno con cui era facile trovare l’intesa: era generoso, tutto fuorché individualista. Per tanti anni un punto di forza della Rugby Parma”.

Anche per Borri il rugby e la Società gialloblu furono una grande palestra e scuola di vita: ne trasse insegnamenti che riuscì a mettere in pratica nella vita familiare, professionale e politica. Di professione notaio, Borri fu un importante e rappresentativo uomo politico: consigliere comunale per molti anni, fu poi deputato al Parlamento (dal 1976 al 1994). Ricoprì altri importanti incarichi, tra i quali quello di presidente della Commissione Parlamentare di vigilanza sui Servizi Radiotelevisivi (dal 1987 al 1992). Dal giugno 1999 fino al 7 agosto 2003, data della sua scomparsa, fu presidente della Provincia di Parma.

Chi ha avuto occasione di incontrare Andrea Borri anche poche volte soltanto, non può non essersi reso conto di trovarsi di fronte ad una persona speciale, in cui le capacità morali e quelle intellettive si erano fuse perfettamente, tanto da apportare un contributo altissimo alla vita sociale e a quella politica; i benefici che la città di Parma e la sua provincia hanno ricevuto grazie a lui sono noti e ben evidenti a tutti e la sua prematura scomparsa, a soli 68 anni, ha lasciato senza dubbio un vuoto incolmabile, non soltanto per i familiari.

Su Andrea Borri potremmo scrivere tanto, ma concludiamo evidenziando che, insieme alla moglie Franca, riuscì a trasmettere nel modo migliore i propri altissimi valori etici e morali ai figli Tommaso, Bernardo, Natalia e Mariolina. Il suo spirito “decoubertiniano” e il suo amore  per lo sport, il rugby e la Rugby Parma sono stati ereditati dal figlio Bernardo (attuale Presidente della Società gialloblu) e dai nipoti Antonio, Pietro e Giuseppe Cocconcelli (scomparso prematuramente).

 

Le foto provengono dal sito internet della Fondazione Andrea Borri, dal libro di Piero Saccenti “RUGBY PARMA F.C. – 50 anni di cronaca” e dal libro di Silvio Bocchi “RUGBY PARMA F.C. – 75 anni di cronaca”.

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