Domenica 1 febbraio 2015, in occasione della quattordicesima partita del campionato di serie B Rugby Parma vs Rugby VII Torino, il trofeo al miglior giocatore (la terza linea gialloblu Michael Loreti) è stato intitolato a Giusto Fereoli per ricordare l’amico Giustino scomparso nel marzo del 1984.
Giusto Fereoli (per tutti Giustino), “tecnico e maestro ineguagliabile oltre che di gioco anche di vita”, fu senza alcun dubbio uno dei grandi della Rugby Parma, prima come giocatore e poi come allenatore, dirigente e vice presidente. Dal 1931 al 1948 fu un geniale mediano di mischia e di apertura, oltre che un implacabile placcatore, tanti che fu soprannominato dai compagni di squadra “Capitan Tonaia”. Anche nella vita non si arrendeva mai.
Già nel 1946 fu direttore sportivo poi, dal 1951, allenatore della Rugby Parma, arrivando nel 1954-55 a conquistare il magnifico secondo scudetto gialloblu, primo dell’era Banchini; con Giustino c’era il preparatore atletico Alfredo Mattioli, i giocatori erano, tra gli altri; Aiolfi, Andina, Cattabiani, Fornari, Guerrini, Masci, Neri, Percudani, Pisaneschi, Re, Rossi, Rossini, Tarasconi, Zibana.
Nel 1956 fu nominato tecnico federale, alla guida della Nazionale italiana. Nel 1959 tornò per due anni ad allenare i gialloblu, poi, nel 1962, condusse la giovanile a vincere di nuovo lo scudetto, con la collaborazione dell’indimenticabile Nino Bianchedi, “giocando alla grande, un rugby moderno, spettacolare”. Fu ancora alla guida della prima squadra nel 1963 e di nuovo nel 1974.
Nel 1979/80 venne nominato direttore tecnico per aiutare la Rugby Parma in un difficile periodo. Espresse francamente, come sempre, il proprio pensiero, condiviso anche dal grande Sergio Lanfranchi : “… se vogliamo che i giovani pratichino il nostro sport, bisogna farli divertire in campo con il pallone, perché gli stranieri non risolveranno i nostri problemi, pur bravi che siano”.
Per i suoi grandi meriti, Giustino fu nominato Cavaliere della Repubblica, e ricevette anche la “Stella d’argento” del CONI, e poi l’Ovale d’oro” della FIR .
Scrive di Giustino l’amico Totò Zibana: “per chi ha giocato negli anni cinquanta ricordare Giusto é un invito a nozze … L’ho poi avuto come grande allenatore e tutti noi gli abbiamo voluto tanto bene … Con Giusto abbiamo vinto tanto ed anche la Nazionale ha potuto avvalersi della sua competenza. Giustino ti ricordiamo con tanto affetto”.
Un altro grande giocatore e presidente della Rugby Parma, Mimmo Mancini, ricorda che fu proprio Giustino a portarlo al rugby: negli anni ‘40 e ’50, infatti, abitavano entrambi nel palazzo Tarasconi di via Farini 37, allora di proprietà di Guido Meli Lupi di Soragna, presidente del primo storico scudetto gialloblu del 1949/50; come è facile da immaginare, anche Palazzo Tarasconi divenne uno dei “covi” preferiti dai gialloblu dell’epoca.
Nel bellissimo libro di Piero Saccenti, i grandi successi dell’era Banchini degli anni ‘50 (in un decennio ben 3 scudetti, 3 secondi posti e un terzo posto, oltre agli scudetti della giovanile e delle riserve) vengono così spiegati da Banchini e da Fereoli: “il segreto dei successi va rintracciato con l’amicizia franca che legava tutti i giocatori, da qualsiasi ambiente sociale provenissero (ricche famiglie borghesi, professionisti, imprenditori, impiegati, operai) … era il risultato di un paziente, assiduo, instancabile lavoro di preparazione e formazione, condotto da abili tecnici (Franchi, Fereoli, Mattioli, Pirazzoli, Del Bono) i quali avevano scoperto e assimilato i più riposti valori formativi ed educativi del rugby e furono capaci di trasmetterli con gioia ai loro ragazzi … un meraviglioso collettivo frutto di geniale lavoro e amicizia”.
Ad ulteriore dimostrazione del grande amore e della grande conoscenza che Giustino aveva del rugby, non possiamo certamente dimenticare le stupende pagine (“Rugby: Re degli Sport!”) che scrisse all’inizio del libro di Piero Saccenti.
A partire da domenica 1 febbraio 2015, anche la figlia Maria Cristina ed i familiari di Giustino Fereoli sono entrati a pieno titolo a far parte del “Club dei Cuori gialloblu”.
Le informazioni e le foto provengono dall’amico Totò Zibana, da Maria Cristina Fereoli (figlia di Giustino), dal libro di Piero Saccenti “RUGBY PARMA F.C. – 50 anni di cronaca” e dal libro di Silvio Bocchi “RUGBY PARMA F.C. – 75 anni di cronaca”.