In una gelida domenica di fine autunno, quando anche la neve dopo oltre un anno di assenza ha deciso di fare la sua comparsa, la Rugby Parma deve salutare l’imbattibilità tra le mura domestiche ad opera della capolista Pesaro che chiude l’ottava giornata con l’ottava vittoria stagionale. Era destino che una delle due contendenti perdesse proprio oggi un primato: o la Rugby Parma appunto l’imbattibilità casalinga, oppure il Pesaro Rugby l’imbattibilità stagionale. Purtroppo, il destino ha deciso a favore degli ospiti che sono riusciti a violare il “Banchini” su cui nessun avversario era più riuscito a vincere dopo il maggio 2016, quando i gialloblù vennero battuti dall’Amatori Rugby Alghero. Oggi come allora, però, gli avversari si sono visti negare il punto di bonus grazie ad un’ottima difesa cui i pesaresi hanno potuto rispondere soltanto a suon di piazzati dell’ottima apertura sudafricana Joubert.
Dopo un primo tempo molto combattuto chiuso con un 7-12 frutto di una meta a due, il secondo tempo non ha visto marcature pesanti e tutti i punti segnati sono stati frutto di punizioni (tre per i marchigiani e due per i padroni di casa con una terza proprio allo scadere uscita di un soffio sulla sinistra) a riprova di un sostanziale equilibrio tra le due formazioni.
Ma veniamo alla cronaca: I gialloblù partono con il giusto piglio ribattendo colpo su colpo agli ospiti, ma dopo 4′ concedono un buco centrale che il Pesaro non si fa pregare a trasformare in 7 punti. La reazione c’è ed è efficace: gli ospiti devono ripiegare nella propria metà campo, lasciando la neve, che nel frattempo ha cominciato a scendere sul terreno di gioco, praticamente intonsa nella metà campo parmigiana. La pressione però non produce nulla, se non una palla schiacciata da Colla in area di meta ma che l’arbitro giudica tenuta alta. La seconda incursione in attacco dei pesaresi vale altri 5 punti, con una maul che i gialloblù non difendono adeguatamente. La reazione è rabbiosa e, per difendersi, i giallorossi marchigiani devono ricorrere a una serie di falli sistematici che portano a un cartellino giallo, ma consumano tempo sul cronometro. Allo scadere, Bondioli, oggi incontenibile, segna in posizione centrale e porta le squadre al riposo sul 7-12.
La ripresa, grazie anche all’uomo in più, vede la Rugby Parma mettere alla frusta gli ospiti e portarsi in vantaggio con due piazzati di Righi Riva che valgono il sorpasso del 13-12. La partita sembra incanalarsi sui binari giusti, anche perché Pesaro incassa un altro cartellino giallo, sempre per falli ripetuti. Da vera squadra di livello, però, gli ospiti rinunciano a giocare al largo e si affidano sapientemente a lunghi calci di spostamento malamente contrastati dalla difesa di casa. Una volta conquistato campo, una serie interminabile di percussioni portano al fallo ingenuo dei gialloblù e alla relativa trasformazione del calcio di punizione da parte dell’apertura ospite. Questo schema si ripete in altre due occasioni consentendo ai marchigiani di prendere il largo nel punteggio fino al 13-21 finale. Allo scadere, il calcio da posizione angolata che porterebbe almeno un meritatissimo punto di bonus esce di poco sulla sinistra.
Ed ecco il commento di coach Leaega: “Eravamo tutti consapevoli dell’importanza di questa partita e l’abbiamo preparata con attenzione in settimana, curando i minimi dettagli. Era la partita più difficile che abbiamo dovuto affrontare fino ad oggi. Ero tranquillo sia dal punto di vista della preparazione che dello spogliatoio e del pre partita. Anche in campo siamo partiti bene, poi abbiamo sbagliato un placcaggio e siamo stati subito puniti. Sono stati proprio i piccoli errori individuali ripetuti durante tutto l’incontro a costarci caro: errori di passaggio, di presa, attacco piatto, lanci in touch sbagliati, tutti errori che contro una squadra come Pesaro, prima in classifica, dovrebbero essere ridotti al minimo. Già partite come questa sono comunque difficili. Tutti i ragazzi in campo hanno dato il massimo, l’unica cosa che è mancata nelle fasi importanti è stato il cinismo: avremmo dovuto essere più cinici vicino alla linea di meta e in quelle fasi che avrebbero potuto sfociare in una meta. Ogni piccolo errore con un avversario così è stata un’occasione persa. Anche la disciplina ci ha penalizzati, in settimana avevamo analizzato più volte questo aspetto ed eravamo consapevoli di quanto fosse importante non regalare calci di punizione, ma evidentemente ‘è più facile a dirsi che a farsi’. Ora guardiamo avanti, al prossimo incontro che, visto come è andato quello di oggi sarà ancora più difficile”.
La Rugby Parma perde dunque un primato ma può dirsi soddisfatta della propria prestazione contro una squadra scesa a fine stagione scorsa dalla serie A e che nelle ultime settimane ha inserito in organico una pedina fondamentale, determinante per le due ultime vittorie di quella che si conferma ancora quindi capolista del girone.
La rincorsa alle posizioni di vertice deve cominciare già da domenica prossima in trasferta contro Livorno, seconda in classifica grazie alla vittoria nello spareggio con il Bologna.
RUGBY PARMA: Biancaniello, Lauri (23’ st Fontana), Rollo (9’ st Balestrazzi), Pelagatti S., Manganiello, Rosi, Righi Riva (v. cap.), Caselli (cap.), Poli, Bosco (4’ st Cavazzini), Bondioli, Colla (21’ st Calcagno), Tognolli, Palma (4’ st De Rosa), Pelagatti M. (4’ st Bersani); a disposizione: Iemmi. Allenatore: Silao Leaega.
PESARO RUGBY: Babbi, Panzieri, Erbolini, Villarosa (cap), Jaouhari, Joubert, Cardellini, Antonelli, Bettucci, Del Bianco (25’ st Scavone), Campagnolo (25’ st Sanchioni), Venturini, Solari (20’ st Pozzi), Fagnani (v. cap.), Galdelli (15’ st Deleo); a disposizione: Biagetti, Salvi, Pierpaoli. Allenatore: Nicola Mazzucato.
MAN OF THE MATCH: Luca Bondioli (seconda linea)
RUGBY PARMA vs PESARO RUGBY: 13-21 (7-12), pt 0-4
Arbitro: Gianmarco Toneatto.
MARCATORI:
1° T: 4’ mt Solari tr Joubert, 21’ mt Delbianco nt, 42’ mt Bondioli tr Righi Riva
2° T: 8’ cp Righi Riva, 11’ cp Righi Riva, 21’ cp Joubert, 25’ cp Joubert, 30’ cp Joubert
NOTE: 38’ pt giallo Campagnolo, 11’ st giallo Villarosa
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