Si rinnova il progetto di una grande scuola di rugby

L’ eccellenza nella formazione dei giovani

Ragazzi, atleti, giovani dai 5 ai 18 anni sono i protagonisti del progetto di formazione della Rugby Parma: una prospettiva ambiziosa che guarda all’alto livello sportivo, un programma accompagnato da un progetto educativo in continuità con le esperienze del passato e già ampiamente sperimentato. Sono trascorsi tre anni da quando la Rugby Parma ha deciso di puntare tutto sui giovani del proprio vivaio dando avvio al progetto di una scuola di rugby di alta qualità il cui scopo è promuovere una cultura sportiva, coltivare i talenti, formare i ragazzi e prepararli all’alto livello.

E’ un progetto molto ambizioso e non si occupa solamente del presente, ma cerca di costruire i giocatori di domani, grazie ad una progressione e attraverso un lavoro pensato e strutturato. Creare un’identità di gioco, riconoscibile, rigorosa e vincente è l’obiettivo che la Rugby Parma si pone per ogni categoria. Un modello orientato allo sviluppo delle qualità tecniche e motorie di base di un rugby moderno, sempre più rapido, veloce e tatticamente intelligente, spettacolare, che permette ai giocatori di esprimere la propria fantasia e individualità all’interno del gioco di squadra. Un modello “alla francese”, come quello che da sempre caratterizza il gioco della Rugby Parma.

E proprio ad un francese è stata affidata, tre anni orsono, la responsabilità di questo progetto. Non si tratta di un francese qualunque, bensì di Jean Bidal, nome molto noto nell’ambiente rugbistico internazionale che ha portato a Parma un’esperienza maturata come responsabile di molte nazionali juniores e accademie giovanili: un “formatore di formatori” inviato dall’International Rugby Board in diversi Paesi, Moldavia, Andorra, Quebec, Belgio e allenatore della Nazionale Seniores olandese.

“Il lavoro che sto svolgendo alla Rugby Parma – queste le parole di Jean Bidal –  mira a costruire una struttura simile a quella del club francese Tolosa tramite la creazione, per esempio, di una vera e propria identità di gioco nella quale tutte le categorie di giocatori possano riconoscersi e crescere. Sono personalmente convinto che il rugby sia portatore di valori ‘latini’, basati sul movimento, la creatività, la ricerca degli spazi liberi e non soltanto sul combattimento individuale. Il progetto della Rugby Parma non affronta unicamente l’aspetto sportivo, ma anche quello sociale ed umano mediante l’apprendimento, grazie al rugby, dei valori civili che aiuteranno i nostri giovani, una volta divenuti adulti, ad inserirsi senza difficoltà nella vita civile e sociale della nostra città e del nostro Paese”.

Negli ultimi tre anni, Bidal è stato ospite a Parma un fine settimana al mese per formare allenatori e giocatori con lezioni teoriche e sedute in campo, all’interno di un progetto di gioco condiviso con tutto lo staff.

Dopo il successo del primo triennio, si è deciso di proseguire con  il progetto e rinnovare la collaborazione con il tecnico francese. Per celebrare questo “evento”, la Rugby Parma ha organizzato un rinfresco presso la club house al quale hanno partecipato i vertici del rugby federale e delle autorità cittadine, oltre a tanti amici di oggi e di ieri della società gialloblu.

I semi gettati tre anni orsono stanno cominciando a dare i frutti, d’ora in poi si lavorerà per completare il ciclo formativo e l’impostazione di un vero e proprio stile di gioco made in Rugby Parma: solide basi tecniche, ordine e armonia di comportamento, fantasia e personalità.

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