Federico Jordán “Ninja” Todeschini, oggi assistant head coach della Nazionale Cilena attesa questo fine settimana a Genova per affrontare l’Italia nell’ultimo turno delle Autumn Nations Series 2025, è tornato a far visita alla Rugby Parma nei giorni scorsi. L’occasione è stata una cena speciale organizzata dagli ex compagni di squadra che hanno voluto riunirsi per salutarlo e ricordare i tempi passati.
In club house si è ritrovato quasi al completo il gruppo della stagione sportiva 1998/99, annata in cui Todeschini – indimenticabile numero 10 gialloblù – vestì la maglia della Rugby Parma lasciando un segno profondo nei tifosi e nei compagni.
Cresciuto rugbisticamente nel Club Atlético del Rosario, l’argentino classe ’75 approda in Italia dopo l’esordio nei Pumas, disputando con la Rugby Parma una stagione memorabile. Seguono poi oltre dieci anni di carriera in Francia prima del rientro a Rosario, dove conclude il percorso da giocatore nel 2010/11. Con la Nazionale Argentina, Todeschini colleziona 21 presenze e mette a segno 256 punti, contribuendo alla storica conquista del 3° posto alla Rugby World Cup 2007.
Il suo ritorno a Parma, dove in questi giorni il Cile prepara la sfida di sabato contro gli Azzurri, è stato dunque un momento carico di ricordi, affetto e grande entusiasmo: un’occasione unica per ritrovare il “Ninja” e celebrare ancora una volta il legame speciale nato più di venticinque anni fa. Un sentimento condiviso da tutti, come confermano le parole di Giovanni Magnani, vice presidente dei Cuori Gialloblù, che con Todeschini condivise quella straordinaria stagione in A1 sotto la guida di Edoardo “Dodo” Marchi: “Rivederlo è stato qualcosa di davvero speciale. Un tuffo al cuore. Con lui sono riaffiorati ricordi, emozioni e – cosa ancora più bella – si è ricreato l’abbraccio con tanti compagni di squadra, parmigiani e non. Anche se Ninja è rimasto a Parma un solo anno, ha lasciato un segno indelebile: un mix raro di amicizia sincera e professionalità assoluta”. “È stato senza dubbio uno dei migliori mediani di apertura che abbiano mai indossato la maglia gialloblù – prosegue l’organizzatore della rimpatriata – e la sua incredibile carriera successiva lo dimostra ampiamente. Erano anni spensierati, anni di gioventù, in cui insieme abbiamo vissuto il sogno della massima serie. Ritrovarci tutti dopo 26 anni, con la sensazione che fosse passato appena un battito di ciglia, è stata l’ennesima dimostrazione della magia del nostro sport: capace di creare legami fortissimi, che il tempo non scalfisce mai”.
Felice dell’incontro anche l’head coach della Prima Squadra gialloblù, Filippo Frati, che in quella stagione condivise la maglia con Magnani e Todeschini. Ecco cosa ha detto: “Sono sempre rimasto in contatto con Fede in questi anni. Ai tempi avevamo legato tantissimo anche fuori dal campo e passavamo tanto tempo insieme. A lui piaceva chiamarci ‘el dinámico dúo’ e questa cena ci ha offerto l’occasione per ricordare diversi aneddoti molto divertenti”.
La rimpatriata si è conclusa con queste parole di “Ninja” Todeschini: “Ringrazio di cuore i miei amici di Parma per questa reunion di squadra dopo 26 anni. Rivederli mi ha reso immensamente felice. Questa è la magia del rugby: amicizie che durano una vita. Un abbraccio forte a tutti”.
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