MINIRUGBY: Il cammino è ancora lungo ma è quello giusto

Si è da poco conclusa la 39ª edizione del Torneo Città di Treviso che ha visto tutte le nostre squadre ottenere risultati eccellenti. Ormai manca poco alla fine della stagione anche per i nostri super miniatleti e i successi raggiunti quest’anno, insieme alla considerazione del nostro movimento, ci dicono che il cammino intrapreso è quello giusto, anche se ancora tanti sono gli aspetti da migliorare così come i progetti da mettere in campo. Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto la mail di un genitore, la mamma di un ragazzino dell’under 8, che ci ha molto gratificati e che, pur consapevoli che il cammino sia ancora lungo, pubblichiamo integralmente:

I bambini sono tutto quello che noi vogliamo, solo se noi genitori gli diamo fiducia e crediamo in loro, ma soprattutto se scegliamo per loro la “strada che loro vogliono intraprendere”, non quella che vogliamo noi per loro.
Noi siamo i loro tutori ma non possiamo fargli scegliere una strada che sia la Nostra a priori, senza la condivisione e soprattutto la visione sempre della loro Essenza.
Il percorso deve essere loro.
Percorso condiviso, supportato, appoggiato, incoraggiato, ma mai prevalso dai Nostri desideri.
Noi dobbiamo incoraggiarli e supportarli a fare quello che gli rende migliori, tutto ciò che gli permette di acquisire autostima e coraggio.
Si, dobbiamo infondere loro il coraggio di osare, di imparare, di migliorare e di essere FELICI di farlo.
E il rugby gli può dare tutto questo.
Ma il tempo impiegato da questi giovani allenatori per i nostri figli diventa vano se anche noi genitori non ci impegniamo a concretizzarlo.
Il loro tempo è prezioso, forse più del nostro, perché è gratuito, incondizionato e rivolto solo ai nostri bimbi.
Giovani ragazzi che dedicano le loro domeniche da settembre a giugno ai nostri bambini, accompagnandoli in tutte le parti d’Italia, rinunciando alle ‘Loro domeniche’ da Giovani.
Rinunciano a dormire fino a tardi la domenica mattina, dopo una settimana di lavoro e studio senza trovare scuse dell’ultimo minuto, solo per amore di questo sport.
Giovani ragazzi che allenano costantemente i nostri figli tutte le settimane senza mai mancare.
E noi genitori dobbiamo prima di tutto insegnare ai nostri figli a rispettare ed ammirare questi ‘Giovani’, partendo dal rispetto che deve prima di tutto venire da noi.
Lo stesso rispetto che i nostri figli devono avere e pretendere quando sono sul campo e fuori.
Io da mamma spero che mio figlio li ammiri cosi tanto da voler essere come loro un giorno.
Un passo alla volta gli insegnano ad andare oltre i loro limiti, senza mai perdere di vista il loro essere ancora bambini. Senza pianti e lagne inutili, ma sempre con lo sguardo rivolto alle loro debolezze e paure.
Vedere un allenatore alla fine di una brutta sconfitta sedersi per terra accanto ad un bimbo in lacrime e consolarlo, ma soprattutto riprenderlo per una parola di troppo detta in un momento di sconforto, con un abbraccio e una stretta di mano, per me non ha prezzo. Ho ammirato insieme a mio figlio questo spettacolo di immensa lezione di vita.
I figli sono i nostri non loro, almeno non di nascita. Per questo hanno bisogno del nostro costante appoggio.
Ringrazio di cuore Rugby Parma di aver dato a mio figlio l’occasione di conoscere tutto questo.
Di aver dato a tutta la nostra famiglia la possibilità di condividere con lui e con i suoi allenatori, in questi due anni, un percorso di crescita fisica e caratteriale.
Spero che questo percorso non si fermi, lo spero soprattutto per lui che in questi anni non ha trovato nel rugby soltanto uno sport.
E ringrazio di cuore soprattutto i suoi giovanissimi allenatori per la pazienza e l’attenzione con cui lo hanno accolto e che continuano a regalargli ogni giorno.
Si, piccoli campioni crescono nell’anima, nello spirito, nel carattere, nel corpo.
Grazie al Rugby.
Grazie al Rugby Parma.
Grazie agli allenatori del mini-rugby Parma.

 UNDER 8 - 39° Torneo Città di Treviso