L’Under 16 accede al Girone Élite: le parole dell’head coach Daniele Pizzoli

Con 4 vittorie schiaccianti nelle 4 partite disputate, la Rugby Parma si è aggiudicata a pieno titolo un posto nel Girone Élite di categoria insieme alle migliori squadre italiane.

In vista della finalissima per definire il ranking a livello regionale, prevista sabato 29 al Banchini contro Modena, abbiamo incontrato l’head coach della categoria, Daniele Pizzoli, e gli abbiamo rivolto alcune domande.

Ecco come ha risposto:

– Come sono andati questi barrage per l’accesso al campionato Élite?

“Le prime quattro partite del girone sono andate molto bene, e i risultati lo confermano: sono stati tutti incontri conclusi con margini netti a nostro favore. L’obiettivo principale in questa fase non era solo vincere, ma soprattutto costruire la nostra identità di squadra, trovare dei principi comuni di gioco che ci permettessero di avere tutti ben chiaro cosa vogliamo fare in campo e quale stile vogliamo esprimere; un’identità riconoscibile.

Siamo cresciuti partita dopo partita, soprattutto nei meccanismi offensivi e nella fluidità del nostro movimento d’attacco. Abbiamo lavorato tanto sul “pensiero comune”, sulla comprensione collettiva delle situazioni di gioco e su come affrontarle. I numeri testimoniano questa crescita: 55 punti segnati contro i Lyons Piacenza, 57 contro Colorno, 107 contro Carpi e 101 contro Ravenna.

Anche in difesa stiamo lavorando sulla stessa linea: vogliamo essere una squadra riconoscibile in ogni fase del gioco, non solo quando abbiamo la palla. Abbiamo messo il focus su alcuni ruoli chiave e sulle responsabilità di ciascuno, per migliorare l’organizzazione generale. L’unica piccola “macchia” di questo percorso sono stati i 17 punti subiti contro Colorno, che ci hanno impedito di chiudere con lo “zero” alla voce punti concessi. Ma anche da quell’episodio abbiamo tratto spunti importanti per capire dove migliorare e su cosa concentrarci nei nostri allenamenti”.

– Da new entry nello staff gialloblù, ci racconti questi primi 3 mesi alla Rugby Parma?

“Stiamo lavorando senza sosta da agosto e solo ora ci siamo concessi una settimana di meritato riposo per ricaricare le batterie in vista dell’inizio del campionato. Sono stati tre mesi molto positivi, di grande lavoro con un bel gruppo che ha tutto per fare bene e che presenta enormi margini di crescita: caratteristiche che, per un allenatore, rappresentano una grande fonte di stimolo nella quotidianità.

Sono stati anche tre mesi di ambientamento per me all’interno di un nuovo club, che ho trovato estremamente ambizioso e con una visione chiara e lungimirante, orientata alla crescita e alla formazione dei propri giovani più che al risultato immediato. Ho trovato un ambiente organizzato, con una struttura tecnica ben definita grazie al lavoro del direttore sportivo e del direttore tecnico, con i quali mi trovo molto bene. Lavorare ogni giorno in un contesto così stimolante e composto da professionisti mi permette di crescere, di confrontarmi e di continuare a formarmi: è probabilmente l’aspetto più gratificante di questa esperienza.

Ho portato qui le mie esperienze e il mio vissuto, cercando di impostare un lavoro coerente con questi principi. Fin da subito ho trovato grande sintonia con la guida tecnica del club, e questo ha reso il mio inserimento molto naturale e il lavoro quotidiano ancora più produttivo.

Dal punto di vista tecnico, ho voluto introdurre la mia idea di movimento offensivo, basata sulla volontà comune di tenere la palla viva e proporre un gioco dinamico, veloce e divertente, in cui i ragazzi si sentano liberi di osare, di provare, di prendere iniziativa… e anche di sbagliare, purché da quegli errori si impari. L’obiettivo è sviluppare la capacità di giocare le situazioni e di saper trovare ordine nel disordine apparente del gioco rotto e dei campi di possesso. Credo che sia questa la strada giusta per crescere e per costruire una squadra che sappia esprimere personalità e identità in campo”.

– Dopo questi primi risultati, quali sono gli obiettivi futuri di questa squadra?

“Come ho già detto, questo è un gruppo che ha tutte le carte in regola per fare bene quest’anno. L’obiettivo principale resta però lo sviluppo e la crescita dei ragazzi, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche umano. Vogliamo accompagnarli in un percorso completo, che li faccia crescere come giocatori e come persone, responsabilizzandoli e aiutandoli a costruire un’etica del lavoro solida, a sapersi organizzare tra sport e scuola e a portare avanti entrambi i percorsi nel miglior modo possibile.

Il primo vero obiettivo, quindi, è formare uomini con dei valori, un concetto su cui la società ha insistito molto fin dall’inizio della stagione. La Rugby Parma vuole atleti che incarnino certi principi, dentro e fuori dal campo, e questo per noi è un punto fermo.

Per quanto riguarda i risultati, ci siamo dati un obiettivo interno a inizio anno: rimarrà tra noi, come motivazione e carburante per affrontare la stagione. Al di là della classifica, ciò che conta davvero è vedere una crescita a 360 gradi di tutti gli atleti: sul piano tecnico, tattico e nella comprensione del gioco. L’obiettivo è dare ai ragazzi gli strumenti per leggere le situazioni e saper prendere decisioni in autonomia durante le partite.

Le scelte in campo spettano a loro, e a questa età è giusto che imparino anche attraverso l’errore. Il nostro compito è fornire loro le basi, i principi e la fiducia per poterlo fare. Avere un gruppo consapevole, che sappia giocare e interpretare le situazioni, è la nostra priorità assoluta”.