Dopo i primi festeggiamenti presso la Molino Grassi Rugby Hall nella stessa serata della vittoria del campionato alla presenza del presidente della Rugby Parma, Bernardo Borri, nei giorni scorsi i Cuori Gialloblù hanno organizzato una grigliata presso la club house per festeggiare lo scudetto vinto dai ragazzi dell’Under 16.
Durante la serata è stata consegnata una targa al capitano Fabio Ruaro e. tra i tanti ringraziamenti, ecco quello che Paolo Emilio Pacciani, uno dei dirigenti accompagnatori della squadra, ha dedicato a tutto lo staff tecnico, atletico e dirigenziale delle due formazioni gialloblù:
“FABIO COMELLI E MICHELE GAZZA
Hanno danzato come libellule lungo le sidelines dei campi di Emilia Romagna e Toscana sventolando bandierine completamente a caso e tentando, inutilmente, di convincere gli arbitri a dare a noi le touche chiaramente spettanti ai nostri avversari. Per entrambi sarà necessario un ripasso delle regole del rugby in vista della prossima stagione.
STEFANO FERRARI E ROBERTO RUARO
Fondamentale il loro apporto come cameramen ufficiali della squadra. Hanno litigato con lo zoom per tutto l’anno, sono riusciti a perdersi almeno la metà delle mete segnate dai nostri ragazzi, ma sono stati preziosissimi perché grazie a loro i nostri allenatori hanno potuto rivedere tutte le castronerie combinate in campo e che erano sfuggite dal vivo. Nel caso di Ruaro, poi, preziosissime le audio cronache via WhatsApp che ci hanno tenuto in apprensione in occasione delle trasferte. Ma ci ha dato sempre buone notizie…
LUCIO GORLANI
Un solo aggettivo per lui: insostituibile. Ha maturato un’esperienza tale come organizzatore che pare lo abbiano indicato come nuovo capo della protezione civile. Ma è anche stato così abile nel destreggiarsi fra il Ruspa e il Soncio che avrebbe convinto Conte a chiamarlo come mediatore fra Salvini e Di Maio…
ROCCO FERRARI
Il punto di riferimento indispensabile. Ha rimesso in piedi, curato, rinfrancato e coccolato i ragazzi nei momenti più bui. Pare che gli daranno il Nobel per l’ortopedia grazie alla stecca con i ramoscelli fatta a Strini a Bologna.
ALBERTO FERRARINI
Diciamo la verità, con quei manzi del 2003 che si ritrovava a disposizione non era difficile costruire un gruppo di marcantoni, ma non tutte le ciambelle gli sono riuscite con il buco: diciamo che con Scrimieri e Quaranta poteva fare meglio…
MICHELE FERRARI E RIIAN MEY
Riuscire a trasformare in giocatori da rugby quella manica di smandruppati dei ragazzi della Regionale è stata un’impresa che resterà nella storia della Fir. Sono riusciti a cavare il sangue dalle rape nonostante tutti gli sgambetti che Ruspa gli ha fatto per tutto l’anno. L’impresa più grande è stata mettere insieme un 15 ogni volta diverso perché gli cambiava i giocatori tutti i venerdì… Anche a loro non è andata sempre bene però: per esempio l’impresa di insegnare al Paccio come si lancia una touche è stata troppo grande anche per loro. Ma non possiamo biasimarli visto il materiale a disposizione. Ancora grazie ragazzi per aver permesso a tutti loro di vivere una stagione da protagonisti, crescere tecnicamente e, prima di ogni altra cosa, divertirsi come matti.
ALESSANDRO NIERO
Come tutti sapete io e il Ruspa non abbiamo praticamente nulla in comune. Tutto ci divide: dall’uso dei congiuntivi all’ordine di importanza che c’è fra il tempo da dedicare allo studio e quello per gli allenamenti, fino al ruolo che dovrebbe avere in campo Gazzino. Ciò nonostante tutti noi gli vogliamo bene per la passione che ci mette (solo a lui verrebbe in mente di convocare allenamenti per tutto luglio) e per la pazienza che ha nel sopportare i nostri figli.
FILIPPO SONCINI
Diciamo la verità, gli piace vincere facile! Lui giocava con questi (si alzino i nominati per favore): Fabio, Alex, Pitbul. Riian con questi altri (alzatevi anche voi): Thomas, Giulio, Enrico… Vedete bene che la sfida era improbabile… Scherzi a parte, si dice che le partite le vincono i giocatori e le perdono gli allenatori. Se è così, visto che non ne ha persa nemmeno una, possiamo dire senza ombra di dubbio che lo scudetto se lo è meritato fino in fondo. Caro Soncio, questo campionato te lo ricorderai per sempre e ti auguriamo che sia solo il primo di una lunga serie di successi.
Per finire un grazie a tutti voi per avermi sopportato anche quest’anno e ricordatevi… Gazzino l’anno prossimo giocherà estremo!”