E’ stato inaugurato sabato scorso nella sala trofei della club house di via Lago Verde il Museo della Rugby Parma il cui scopo è quello di raccogliere il maggior numero possibile di cimeli che testimoniano la lunga (85 anni) e importante storia della società gialloblu.
Fortemente voluto dal presidente Borri e dalla dirigenza, il museo vede finalmente la luce grazie al fondamentale contributo del Club dei Cuori Gialloblu.
Dalle istituzioni ai vertici federali, dai presidenti e dirigenti agli allenatori e giocatori di ieri e di oggi, dagli sponsor ai tifosi, ai cuori gialloblu, in tantissimi hanno voluto presenziare a questa importante cerimonia. Erano presenti il sindaco Federico Pizzarotti, l’assessore allo sport Giovanni Marani, il presidente FIR Alfredo Gavazzi e quello onorario Giancarlo Dondi che proprio della Rugby Parma è stato in passato giocatore e presidente.
“Ricordiamo il passato per guardare al futuro – ha affermato il presidente Bernardo Borri – Sono stati 85 anni segnati da un forte legame con la città e il territorio. Oggi inauguriamo un museo vivo, da incrementare e arricchire con i cimeli e i ricordi che tanti di noi ancora conservano e che sicuramente vorranno condividere qui. Chiunque possieda oggetti, fotografie, documenti e qualsiasi tipo di materiale di interesse storico e desideri che venga esposto e valorizzato, è e sarà il benvenuto”.
“La Rugby Parma è un punto di riferimento per lo sport dell’intera città – queste le parole del sindaco Federico Pizzarotti – Una società importante, nata e cresciuta all’insegna dei più alti valori dello sport, soprattutto per i nostri ragazzi. Per questo spero che ora si punti alla prossima grande celebrazione del centenario”.
“Con questo museo – ha concluso Giuseppe Pirazzoli (figlio di Mario, uno dei fondatori della Rugby Parma) che ne ha progettato e curato l’allestimento fin nei minimi dettagli – siamo andati in meta tutti insieme, siamo partiti con i tre palloni degli scudetti in un armadio e abbiamo costruito il museo che racconta il glorioso passato della società. Ora siamo pronti ad affrontare nuove sfide con lo stesso spirito di squadra”.
E, nella miglior tradizione rugbistica, dopo il primo e il secondo tempo (conferenza stampa e taglio del nastro), non poteva certo mancare il terzo tempo per brindare tutti insieme a questa importante iniziativa.
FOTO DI ANDREA SICURI